tutto in uno sparo - Auronzo caccia

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racconti
Tutto in uno sparo.
Difficile far capire a chi non è cacciatore, che cosa si provi quando hai nella croce del cannocchiale un animale e poi con il dito sul grilletto trattenendo il respiro spari. Quel colpo che esce dal tuo fucile e colpisce la preda mentre ancora rimbomba nelle valli attorno, è lo scopo per cui ti sei alzato prima dell'alba, per cui hai camminato a lungo nei sentieri, perchè sei un cacciatore, l'aver vagato per i boschi, prima dell'apertura, alla ricerca di un maschio di capriolo, oppure vedere dove pascolano i camosci, per essere certo di poterli trovare quando, all'apertura della stagione, l'unica cosa a cui pensi è cacciare. Ti alzi con quell'unico scopo, hai già a lungo pensato dove andare ad aspettare che venga giorno e con lo zaino, dove hai tutto quello che ti serve, preparato la sera prima e fucile in spalla, inizi a salire lungo il sentiero che ti poterà in posta (1). Quando sei arrivato, dopo esservi giunto camminando come lentamente cercando di non far rumore, prepari il fucile, cerchi di metterti comodo ed aspetti. Sì perché l'unica cosa da fare è attendere che arrivino le prime luci da poter vedere, ed allora binocolo in mano a scrutare tutta la zona che vedi davanti a te. Speri sempre di poter scorgere un maschio di capriolo o magari un cervo uscire dal bosco per pascolare, anche se sono molte di più le giornate in cui non vedi nulla. Ma questa è la caccia che si fa da noi in montagna. A volte esci con i segugi, con tre quattro amici, allora potrebbe sembrare più facile, raggiungi la tua posta ed aspetti di sentire i cani in battuta, che vengono verso di te, e senti, mentre si avvicinano, il cuore che batte sempre più forte. Anche qui succede spesso che l'animale cambi direzione o arrivi quello che non puoi uccidere, in ogni caso l'emozione di questo tipo di caccia è così forte che provi un grande piacere, anche se non vedi nessun animale arrivare davanti a te per poter sparare.

Ma che tu sia a caccia con i cani oppure immobile da ore in posta, quando si presenta davanti a te una preda, avvicini con rapidità il fucile alla spalla e guardando nella croce del cannocchiale o sopra la bindella della doppietta, hai un attimo per mirare e premere il grilletto. Devi sparare subito, l'animale può con un brusco scarto scomparire nel fitto degli alberi, può averti sentito e ritornare con rapidità da dove era venuto. Ma quando il dito ha premuto il grilletto, e con lo sparo vedi l'animale a terra, senti dentro una forte emozione, un piacere immenso, tutto quello che avevi fatto prima, scoprire i luoghi dei passaggi, alzarti presto, camminare per ore, faticare, passare giornate senza vedere niente, tutto finisce con quello sparo. E come inseguire una donna che ti piace, la corteggi, la inviti a cena, i primi baci e poi fai l'amore con lei, e alla fine raggiungi quello che speravi, ed è come lo sparo a caccia, tutto si è risolto, pronti per un'altra giornata sui monti, in mezzo ai boschi da ricordare.

 
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