Caccia ad Auronzo nelle Dolmiti


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la fauna della riserva

La marmotta vive nella riserva di Auronzo sui pascoli alpini sopra il limite dei boschi in colonie anche numerose, dove trova la varietà di erbe e piante per nutrirsi, inoltre molto sole per riscaldarsi ed un'ampia visuale per sfuggire ai predatori naturali. Dopo il letargo che dura da ottobre ad aprile, i maschi iniziano un'intensa attività nel marcare il territorio, lasciando un secreto prodotto dalle guancie, strofinando queste su roccie ed arbusti, se vi sono intrusi vengono scacciati con forza in lotte sanguinose ed a volte mortali. L'attività estiva è rivolta a cibarsi il più possibile per creare una riserva invernale ed accumolano molto grasso, circa il 20% del loro peso. Cinque settimane dopo gli accoppiamenti nascono da 2 a 6 piccoli, che escono dalla tana dopo 6 settimane, si vedono spesso attorno alle tane piccoli che giocano con spinte e ruzzoloni, mentre immobili le madri vigilano, se avvertono un pericolo si alzano in piedi e dopo un fischio tutti dentro. All'arrivo dell'autunno tutta la famiglia, maschio compreso entrano nella tana imbottita con erba secca, si raccolgono insieme per disperdere meno calore, percio vivono meglio le famiglie numerose. Durante il letargo la temperatura scende fino a 9° ed il battito cardiaco è di 2-3 pulsazioni al min. La marmotta è la preda principale dell'aquila reale, ma anche le volpi le catturano. Lo scoiattolo, esiste una variante cromatica rossi o neri, partoriscono due volte l'anno dando 3-5 piccoli, si cibano di semi d'abete rosso e larici, gemme ed anche noci e frutta, non vanno in letargo, passano le giornate più fredde in nidi ricoperti di muschio e rametti. Con l'agilità che lo contraddistingue salta dai rami dove vi sono nidi per predare uova d' uccelli.

Altri roditori sono I mustelidi, piccoli agili carnivori, predatori di piccoli animali del bosco, camminano poggiando tutta la pianta e si notano bene le 5 dita e le unghie, sono: Il tasso, che vive nelle tane con molte gallerie con uno o due antri dove partoriscono e trascorrono lunghe giornate invernali, non va in un letargo vero e proprio, ma in inverno dorme molto. L'habitat è un luogo con bosco misto e prati umidi. Si ciba di lombrichi per un 90% ma anche di topi, rettili, insetti, frutta selvatica e carogne. Pelo molto forte grigio, forma tozza, può pesare più di 15 kg. Quando vanno in amore nel mese di luglio, gridano come neonati, la femmina partorisce da 2 a 5 piccoli in marzo e li allatta per 4 mesi. La donnola è il più piccolo carnivoro che vive in montagna, poco più grande di un topo, di color bruno sul dorso, giallo-biancastro sul ventre. L'ermellino è circa due volte la donnola, diventa completamente bianco in inverno. Come la donnola è agile e si ciba quasi esclusivamente di topi che insegue nelle tane, cacciano di giorno e di notte, vivono in zone aperte con mucchi di pietre per ripararsi.
La martora, e la faina sono arrampicatrici ma cacciano al suolo, la prima per riposare sceglie nidi di scoiattoli o uccelli, si rifugia in tane nei periodi freddi, la seconda preferisce fienili abbandonati.
la puzzola più piccola delle altre due sopra citate, non arrampica mai, tutti e tre questi predatori consumano grandi quantità di bacche e frutta secca, ma alla ricerca di topi, ghiri, ratti o anfibi, possono percorrere anche decine di chilometri. Entrambe lasciano le fatte sopra sassi o in mezzo ai sentieri ben visibili per far notare il loro territorio. Le impronte sono inconfondibili, poggiano sempre le zampe posteriori in quelle anteriori, perchè si spostano saltando.


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