Caccia ad Auronzo nelle Dolmiti


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il camoscio II^

la fauna della riserva

Vita sociale: le femmine di tutte le età con i piccoli ed i maschi di 1-2 anni si uniscono in gruppi anche numerosi, ed è sempre una femmina adulta a guidarli, sia al pascolo che nella fuga, i maschi che abbiano già superato i 2 anni sono isolati o a gruppi di 3-4 elementi. Femmine vecchie senza prole o individui malati vengono tenuti distanti dal gruppo. Gli spostamenti del branco non superano i 200 ettari con migrazioni da 2-4 km. i giovani maschi al contrario, magari per trovare un nuovo gruppo da unirsi, coprono distanze anche di 15 km. La densità ideale è sempre in base a quello che offre il territorio, ideale sono in 100 ettari 10-15 individui, una densità elevata porta ad una competizione alimentare, con diminuzione del peso medio, meno nascite, diffusione delle malattie. Il periodo degli amori, ai primi di novembre, o anche fine ottobre, dipende da alcuni fattori, inizia il periodo in cui osservare il camoscio è sempre uno spettacolo affascinante. Sui vasti pendii e canaloni ritornano i maschi adulti per unirsi al branco, una rigida legge naturale dice che siano questi a dover coprire le femmine per assicurare una prole sana e forte. Il maschio è in piena forma dopo una fiorente estate al pascolo, ed è deciso a tutto pur di conquistare il territorio e le femmine che continuano a pascolare con la prole. Tra loro per ora non si danno fastidio, ma se si dovessero incontrare assumono un atteggiamento d' imposizione, collo e testa dritti, si rizza il pelo (barba dorsale) sulla schiena e a scatti scrolla la possente muscolatura per intimidire l'avversario, impone così il suo rango gerarchico. Se l'intruso è di pari dimensioni ed età, cerca di scacciarlo inseguendolo per parecchi metri a forte velocità, cerca di agganciarlo con le corna, succede anche che venga a sua volta inseguito da quello che prima scappava, a volte si fronteggiano e con la punta delle corna uncinate possono creare al rivale ferite serie. I maschi predominanti marcano il territorio strofinando le corna che alla base hanno delle ghiandole retrocornali o "della fregola" sui cespugli, baranci e tutto quello che può rendere invalicabile agli altri il loro spazio, altro segnale olfattivo è lo strofinarsi il mantello che, fradicio di urina, emana un' intensa esalazione. L'animale sicuro di se da dimostrazioni di agilità, facendo balzi, scalciando verso l'alto con scatti improvvisi, in quest' intenso periodo, occupato a mantenere il suo harem, perde anche il 30% del suo peso. Arricciando il labbro superiore annusa l'aria e conosce se c'è la femmina recettiva che, si apparta e la insegue, se la femmina è giovane l'inseguimento può durare una intera giornata, le più anziane non fanno tante storie. Il periodo di calore dura solamente 48-72 ore e una sola volta all'anno in tutte le femmine dai 5 ai 12 anni, nel caso non avvenga la fecondazione il ciclo si ripete dopo 18/20 giorni.
Il maschio viene accettato volentieri perchè la sua presenza dopo molti giorni all'interno del branco è famigliare, anche se il suo atteggiamento è nei confronti delle femmine è rude e violento. Il trofeo, è presente in ambo i sessi e sono permanenti, la crescita è continua, avviane mediante un nuovo strato corneo che si genera all'interno da marzo a novembre, durante la pausa invernale esternamente si forma un anello che servirà per la valutazione dell'età con precisione. Ad un anno il corno è di circa 10 cm. e si forma definitivamente l'uncino, nell'anno successivo tra i 15-17 cm. dopo i 5 anni la crescita diventa millimetrica. Nel maschio le corna hanno una maggior lunghezza e spessore, l'altezza e la divaricazione delle stanghe non sono sempre diverse dalle femmine, mentre la curvatura è più marcata. Vi sono femmine che possono, dal trofeo sembrare dei maschi o viceversa, influisce come -sempre l'ambiente in cui l'animale vive, si nota subito la differenza che c'è tra i camosci che vivono nei boschi e quelli che frequentano perennemente le alte quote. In base ad alcuni parametri internazionali si può valutare il punteggio del trofeo; 1° si moltiplica x 1,5 la media della lunghezza delle due stanghe in cm. 2° sempre in cm. la distanza tra l'asse mediano delle corna nel punto di massima divaricazione. 3° l'altezza in cm. 4° la circonferenza del corno più grosso x 4, a tale somma in base all'età si aggiungono 0 punti se meno di 6 anni, 3 punti oltre i 11 anni, se presentano del materiale resisono si tolgono da 0 a 5 punti. Il record appartiene ad un camoscio abbattuto in Romania nel 1934 la somma del punteggio CIC 141,10,. . Caratteristiche, il camoscio ha una lunghezza di 100-140 cm. altezza 75-80 cm. in età adulta pesa dai 32-45 kg. la femmina 25-38 kg. I denti, quelli da latte sono 20 mancano i molari, la dentatura definitiva è di 32. Un ritardo nella muta, di una intera popolazione di camosci è dovuta alla temperatura ed alla luminosità delle giornate, il ritardo di un solo esemplare, significa che è scadente di salute. Tipiche nel camoscio sono due ghiandole poste dietro le corna dette "della fregola" creano una sostanza di un odore molto forte, durante il periodo degli amori, strofinando il capo nei cespugli o sui baranci, marcano il territorio, sono presenti anche nella femmina, di dimensioni minori, servono per il richiamo del maschio. precedente - prossima


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