Caccia ad Auronzo nelle Dolmiti


Vai ai contenuti

il cervo II^

la fauna della riserva

Le stagioni del cervo:
Gennaio; i cervi sono stabili tranquili e sicuri nei quartieri di svernamento, è sbagliato disturbare l'animale durante questo periodo con attività sportive di sci fuori pista o altro, un cervo che deve scappare corre e consuma 9/10 volte più energia di uno a riposo. Se calcoliamo che mangiare e ruminare occupano la maggior parte della giornata con un consumo energetico di circa una volta e mezza, si comprende come farli inseguire dai cani, anche involontariamente non sia una cosa ben fatta.
Febbraio; il cervo si trova in una fase delicatissima o almeno il segmento maschile della popolazione dato che maschi e femmine trascorrono l'inverno in quartieri separati, in genere aggregati in grossi assembramenti, a seconda dei siti della copertura boschiva e della neve. I maschi adulti dai 6 ai 14 anni a metà mese iniziano a gettare i palchi, i più anziani sono i primi a farlo. Un problema perché perderanno il rango e verranno allontanati dal branco. Di questo, e la medesima cosa colpirà successivamente quelli più giovani. Di questo evento stressante il maschio si avvede ed infatti non minaccia più con i palchi ma mostrando il canino della mascella e strabuzzando gli occhi.
Marzo; continua il disturbo degli umani, quelli che fanno attività sportive e quelli che cercano palchi, non disturbare i cervi nei quartieri di deposizione dei palchi è estremamente importante. La raccolta dovrebbe iniziare molto dopo, perché in questo periodo i maschi si ricompongono al branco. Ottimo periodo per i censimenti.
Aprile; mese caratterizzato dalla crescita dei palchi, un senior dovrebbe avere al 15 aprile l'occhiale completo e la stanga ben formata sino alla base del mediano. Sempre in aprile prosegue la segregazione per sesso, ma la ricerca di un'alimentazione confacente può modificare questa regola che vale per le zone alpine.
Maggio; tutti i maschi di qualsiasi età dovrebbero avere i palchi in formazione, quelli di quasi un anno hanno i primi senza rosa, i maschi di 4^ classe possiedono un mediano e una stanga completi, sino alla base della corona, dato che son passati 90 giorni dalla caduta. Il 24 alcune femmine partoriscono dopo una gravidanza di 235 giorni nasce un piccolo di circa 7 kg.
Giugno; il maschio adulto ha il palco completo, se è ancora in costruzione è un subadulto, 2/5 anni. Dato che le femmine si isolano per partorire la ricostruzione dei branchi è più precoce dove le nascite avvengono per tempo. Vi sono differenze notevoli tra Alpi colline appenniniche e Sardegna. Undici soggetti di cui 4 piccoli fanno presagire una buona situazione, al contrario dieci soggetti con solo 3 piccoli non inducono all'ottimismo.
Luglio; all'inizio del mese il cervo pulisce i palchi dal velluto, oppure al 14 del mese se ha perso le corna il 24 febbraio. L'aggregazione maschile è modesta, le classi 3 e 4 sono isolati, eventualmente accompagnati da un soggetto di 1 o 2 anni, i subadulti si muovono in piccoli gruppi di 3 o 5 soggetti. I branchi maternali ben più ricchi di elementi sono saliti più in alto alla ricerca di pascoli. Un cervo a luglio è in perfetta forma, i maschi sono totalmente diversi rispetto a come saranno a settembre, quando sia la criniera che il dimagrimento generale dei quarti posteriori cambieranno totalmente il loro aspetto.
Agosto; i maschi sono sempre al massimo del loro sviluppo ponderale, tuttavia non è un mese tranquillo soprattutto verso la fine dato che, ci si approssima agli amori. Qualche bramito isolato di notte, alcuni spostamenti di soggetti subadulti e giovani. I branchi sono perciò composti da meno elementi essendo una più vasta offerta di cibo.
Settembre; all'inizio del mese i maschi bramiscono solo al buio, poi anche in pieno giorno nell'ultima settimana. Notti stellate ed un abbassamento della temperatura in montagna è il momento migliore, anche là dove i cervi sono rari. Nell'ultima decade avvengono scontri di allenamento per stabilire una gerarchia. Sfide vocali e olfattive qualche colpo d'occhio per ora, se la popolazione è ben strutturata con un'alta percentuale di maschi adulti lasciti in pace, gli amori possono svolgersi in tempi ristretti, che è sempre un vantaggio negli ungulati. Un motivo valido per sospendere la caccia dal 15 settembre al 10 ottobre.
Ottobre; in teoria con l'inizio del mese potrebbe essere il culmine degli accoppiamenti, spesso è già avvenuto comunque nei primi 15 giorni diminuiscono nettamente di intensità. Dopo i primi dieci giorni si possono vedere molti maschi letteralmente sfiatati, e si fanno vicini i maschi giovani periferici, gli adulti hanno bisogno di riposo e di recuperare energie.
Novembre; pace assoluta per il cervo, i maschi adulti si isolano e pascolano da soli mentre femmine piccoli sono seguite dai fusoni che sono stati fuori dai giochi degli accoppiamenti.
Dicembre; cambia poco dal mese precedente per i cervi, solo la presenza della neve, se molta inducono a spostarsi nei luoghi di svernamento.




Torna ai contenuti | Torna al menu